Nel corso degli ultimi anni si è sentito parlare sempre più di frequente di coworking. Ebbene, si tratta di un particolare sistema di lavoro mediante cui dei liberi professionisti hanno la possibilità di lavorare in un ambiente in tutto e per tutto condiviso, ma in ogni caso mantenendo la propria indipendenza.
Come dicevamo in precedenza, si tratta di una pratica che è cresciuta notevolmente anche in Italia nel corso degli ultimi tempi e che sembra destinata ad avere uno sviluppo sempre maggiore anche in futuro.
Le tipologie di uffici coworking
Sono essenzialmente due le principali tipologie di uffici coworking. Da una parte troviamo quelli di coworking orizzontale, che possono essere destinati a tutte le professioni, nel senso che in un solo ambiente possono lavorare professionisti appartenenti a diversi settori. In questo modo, si provvede a trasmettere adeguati stimoli alla collaborazione e cooperazione tra figure lavorative, per il raggiungimento di uno scopo unico.
Il coworking verticale, invece, prevede un ambiente in cui vengono inserite le diverse figure di lavoratori, che sono specializzate su una determinata tematica. Ebbene, tali professionisti lavorano in team, in maniera tale da provare a rendere più stabile la propria posizione sul mercato del lavoro, condividendo un obiettivo da raggiungere insieme.
Come arredare uno spazio coworking
Uno dei primi aspetti interessanti per quanto riguarda l’arredamento di uno spazio coworking è senz’altro quello relativo alla scelta degli strumenti tecnologici. È chiaro che sia i computer che altri device, come ad esempio le stampanti, devono essere acquistati. Nel corso degli ultimi anni, però, si è diffusa un’opzione ulteriore, che è quella del noleggio. Il noleggio stampante multifunzione Roma e in altre città italiane, infatti, è curato da diverse società che offrono dei prezzi veramente interessanti.
È abbastanza facile notare come l’arredamento di uno spazio coworking è molto importante ed è uno di quegli aspetti da curare con la massima attenzione. L’obiettivo è fare in modo che l’operatività di ciascun professionista possa rendere al massimo. In tal senso, fa la differenza la valutazione circa il target di riferimento, ovvero le figure professionali che saranno chiamate a lavorare nel medesimo ambiente.
Uno spazio di coworking, di conseguenza, deve essere il più possibile confortevole, ma al contempo anche molto stimolante. L’obiettivo è quello di abbattere qualsiasi tipo di ostacolo che possa rendere più difficoltosa la produttività di ciascun dipendente. Proprio a tale riguardo, è molto importante tenere a mente che l’ambiente di lavoro potrebbe essere modificato nel caso in cui i lavoratori fossero dei liberi professionisti, mentre invece sarebbe differente in caso di professionisti lavoratori in pianta stabile.
Con il coworking è piuttosto facile intuire come le scrivanie singole non siano un’opzione percorribile, ma qualche volta val la pena farci una riflessione, dal momento che possono tornare utili per delle mansioni ben determinate. Qualora dei liberi professionisti debbano eseguire le stesse mansioni, allora si può anche pensare di optare per una scrivania condivisa, una soluzione perfetta per garantire una perfetta collaborazione per raggiungere un obiettivo in comune.
In ogni caso, nel momento in cui si deve procedere con la scelta delle scrivanie, è fondamentale pensare a due aspetti come flessibilità e dinamicità. Si tratta di fattori che fanno la differenza, dal momento che orientano l’ordine da fare ai fornitori. Si può pensare anche di dotarsi di scrivanie caratterizzate da un’altezza che si può regolare, così come di sedute il più possibile ergonomiche, ideale per garantire il massimo comfort ai professionisti che le useranno. Non solo, dal momento che un’ottima idea per organizzare lo spazio è quella di predisporre dei lockers, ovvero degli armadietti personali per poter garantire uno spazio a ciascun professionista dove sistemare i propri effetti personali.